Storicamente. Laboratorio di storia
Ministero della Pubblica Istruzione
Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione
...Storia
Obiettivo della storia è comprendere e spiegare il passato dell’uomo, partendo dallo studio delle testimonianze e dei resti che il passato stesso ci ha lasciato. La conoscenza storica si forma e progredisce attraverso un incessante confronto fra punti di vista e approcci metodologici diversi (storici, archeologici, geografici, ecc). L’apprendimento della storia contribuisce all’educazione civica della nazione, perché permette agli allievi di conoscere il processo di formazione della storia italiana, europea e mondiale e di capire come si sono formati la memoria e il patrimonio storici nazionali. Al tempo stesso, la storia favorisce negli alunni la formazione di un “abito critico”, fondato sulla capacità di interpretare le fonti e le conoscenze acquisite. Nei tempi più recenti, infatti, il passato e in particolare i temi della memoria, dell’identità e delle radici hanno fortemente caratterizzato il discorso pubblico e dei media sulla storia. In tale contesto, la padronanza degli strumenti critici permette di evitare che la storia venga usata strumentalmente e in modo improprio. Inoltre, la formazione di una società multietnica e multiculturale ha portato con sé la tendenza a trasformare la storia da disciplina di studio a luogo di rappresentanza delle diverse identità, con il rischio di comprometterne il carattere scientifico e, conseguentemente, di diminuire la stessa efficacia formativa del curricolo. Per tale motivo, è opportuno sottolineare come proprio la storia offra una base solida per ragionare sulle diversità dei gruppi umani che hanno popolato il pianeta, a partire dall’unità del genere umano. In questo ambito acquisisce un rilievo centrale la trattazione di argomenti la cui conoscenza è imprescindibile per tutti gli alunni, da qualsiasi luogo provengano: dal Neolitico alla Rivoluzione industriale, dalla storia dell’ambiente a quella dei processi di globalizzazione. Ma anche il ragionamento critico sui fatti essenziali relativi alla storia italiana ed europea, in questo contesto, si rivela altamente positivo e costituisce una buona base per avviare il dialogo fra le diverse componenti di una società multiculturale e multietnica e permette di aprire la scuola a un confronto sereno ed educativo sui temi delle identità e delle differenze culturali.
Infatti, la storia europea e italiana mostrano, fin dalle fasi più antiche del popolamento, un continuo rimescolamento di genti e di culture. Questa dinamica, nel corso del suo sviluppo – dalle prime società organizzate del protostorico alla colonizzazione greca e fenicia, al processo di unificazione del Mediterraneo, realizzato dall’Impero Romano – consente di capire i profondi intrecci che si stabiliscono fra le genti del Mediterraneo e le popolazioni dei continenti europei, asiatici e africani. Gli studi più recenti sul Medioevo mettono in evidenza la formazione di una società aperta, inclusiva, nella quale i diversi apporti culturali ed etnici favoriscono l’emersione di modelli di controllo politico del territorio particolarmente efficaci, come i domini signorili e gli stati moderni. È su questa base che si sviluppano le città, medievali e moderne, e i processi culturali che hanno caratterizzato vicende che sono state prima europee e poi mondiali: dalla nascita e dalla diffusione del Cristianesimo all’esordio dell’Umanesimo e del Rinascimento, alla Rivoluzione scientifica e all’Illuminismo. In questo modo, l’Europa si costituisce come un’area economica e culturale ben individuata, che, come l’India e la Cina, ha caratterizzato la dinamica, a volte pacifica e di scambi, a volte violenta e di conquiste, del mondo moderno e contemporaneo. La conoscenza degli aspetti fondamentali di questa storia è dunque essenziale per orientarsi nella nostra società. E, fra questi aspetti, va sottolineata l’importanza della formazione degli stati ottocenteschi e, sicuramente con particolare attenzione, quella dello Stato italiano. Questo modo di studiare la storia fornisce agli alunni l’opportunità di costruire un fondamento storico a questioni che, altrimenti, sarebbero interamente schiacciate nella dimensione del presente. I due poli - il passato e il presente - devono entrambi avere il loro giusto peso nel curricolo e è opportuno che si richiamino continuamente. Tuttavia, l’analisi del mondo contemporaneo reclama un suo spazio educativo preciso: le guerre mondiali, il fascismo, il comunismo, la liberaldemocrazia, la decolonizzazione e le complesse vicende – economiche, sociali, politiche e culturali – che caratterizzano il mondo attuale; la formazione dell’Unione Europea; la nascita e le vicende della Repubblica italiana, sono da considerarsi decisive, se osservate dal punto di vista del raggiungimento degli obiettivi di cittadinanza e della capacità di orientarsi nella complessità del mondo attuale e di progettare il futuro. Per questo motivo, l’ultimo anno del primo ciclo viene riservato allo studio della storia del Novecento. La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. Essa dipende dalla diversa natura dei soggetti che la costituiscono (il genere, il censo, i gruppi sociali, le religioni, gli stati e così via), dall’intervento intenzionale degli individui, dalla molteplicità delle scale e dei punti di vista a partire dai quali può essere ricostruita. Una didattica plurale, che sappia praticare strade diverse di insegnamento, sembra la risposta più corrispondente a questa fisionomia della disciplina. L’alunno impara a confrontare società, a studiare la portata di fatti di grande ampiezza temporale e geografica; si sofferma su una biografia, emblematica per la comprensione di un’epoca; studia eventi epocali, impara a usare la cronologia per scoprire l’andamento di una guerra o di un ciclo economico oppure per dare sistematicità alle conoscenze studiate. Apprende dai libri, ma anche dall’osservazione diretta di elementi concreti: un castello, una piazza, una fabbrica, una chiesa. Ogni volta deve imparare a usare scale temporali e spaziali diverse. La disciplina, per questa sua complessità, richiede la formulazione di un percorso ben articolato, con una progressione di attività e di conoscenze adatta alle diverse fasi dell’apprendimento e che permetta di distribuire lungo tutto l’arco della primaria e della secondaria di primo grado i diversi compiti di apprendimento. Nella fase del primo insegnamento, i docenti cureranno la formazione dei concetti di base del ragionamento storico e si soffermeranno su aspetti di storia locale, esperibili da vicino, ma anche su fatti e racconti di storie lontane nel tempo e nello spazio, dalla preistoria ai giorni nostri, purché presentati in forme comprensibili e utilizzabili dagli allievi. La storiografia, infatti, ha accumulato, nella sua plurimillenaria tradizione, racconti affascinanti che vanno considerati una risorsa preziosa per avvicinare i bambini alla conoscenza del passato. La conoscenza sistematica e diacronica della storia verrà realizzata fra il secondo biennio della primaria e la fine della secondaria di primo grado. Si inizierà focalizzando l’attenzione degli alunni sugli aspetti della vita sociale, culturale e materiale delle società preistoriche, protostoriche e del mondo antico, e si passerà, man mano che le capacità degli allievi crescono, allo studio di processi più complessi. La scansione fra primaria e secondaria di primo grado è costituita dalla Caduta dell’impero Romano d’Occidente, mentre nel primo biennio della scuola secondaria di primo grado il percorso sarà compreso fra il Tardo Antico e la fine dell’Ottocento. L’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado viene dedicato allo studio della storia del Novecento.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

  • L’alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
  • Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia antica.
  • Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
  • Conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
  • Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura).
  • Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell’insegnante.
  • Sa raccontare i fatti studiati.
  • Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria

Organizzazione delle informazioni

  • Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati, definire durate temporali e conoscere la funzione e l’uso degli strumenti convenzionali per la misurazione del tempo.
  • Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità, cicli temporali, mutamenti, permanenze in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.

Uso dei documenti

  • Individuare le tracce e usarle come fonti per ricavare conoscenze sul passato personale, familiare e della comunità di appartenenza.
  • Ricavare da fonti di tipo diverso conoscenze semplici su momenti del passato, locali e non.

Strumenti concettuali e conoscenze

  • Avviare la costruzione dei concetti fondamentali della storia: famiglia, gruppo, regole, agricoltura, ambiente, produzione, ecc.
  • Organizzare le conoscenze acquisite in quadri sociali significativi (aspetti della vita sociale, politico-istituzionale, economica, artistica, religiosa,…).
  • Individuare analogie e differenze fra quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel tempo (i gruppi umani preistorici, o le società di cacciatori/raccoglitori oggi esistenti).

Produzione

  • Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, racconti orali, disegni.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Uso dei documenti

  • Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico.
  • Rappresentare in un quadro storico-sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato presenti sul territorio vissuto.

Organizzazione delle informazioni

  • Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate.
  • Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate.

Strumenti concettuali e conoscenze

  • Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici.
  • Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti.

Produzione

  • Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente.
  • Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di genere diverso, manualistici e non.
  • Elaborare in forma di racconto - orale e scritto - gli argomenti studiati.

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

  • L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici.
  • Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della Repubblica.
  • Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea.
  • Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
  • Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente.
  • Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità.
  • Ha elaborato un personale metodo di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario genere e le sa organizzare in testi.
  • Sa esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni.
  • Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

Uso dei documenti

  • Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, ecc.) per ricavare conoscenze su temi definiti.
  • Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro nei siti archeologici, nelle biblioteche e negli archivi.

Organizzazione delle informazioni

  • Formulare problemi sulla base delle informazioni raccolte.
  • Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.
  • Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale.

Strumenti concettuali e conoscenze

  • Selezionare, schedare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici.
  • Conoscere aspetti e strutture dei momenti storici italiani, europei e mondiali studiati.
  • Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi studiati.
  • Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.

Produzione

  • Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazionediverse, manualistiche e non.