Storicamente. Laboratorio di storia

Tecnostoria

Il Portale del Canada Atlantico

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Traduzione italiana di Francesca Zaffe

http://atlanticportal.hil.unb.ca/

il Portale del Canada Atlantico è un sito web bilingue, a più livelli, progettato per esplorare l’uso della tecnologia della comunicazione a sostegno della ricerca legata alle Province Atlantiche del Canada. Presentato nell’estate del 2004, il Portale rappresenta un impegno di collaborazione fra l’Autorità per la Ricerca Canadese negli Studi sul Canada Atlantico (Canada Research Chair in Atlantic Canada Studies) e il Centro per i Testi Elettronici (Electronic Text Centre), entrambi con sede presso l’Università di New Brunswick.

Il Portale serve da accesso alle informazioni relative alla regione atlantica a beneficio di ricercatori, studenti e del comune pubblico. A questo scopo, esso funziona come biblioteca digitale di fonti primarie e secondarie, incluse bibliografie, tesi, documenti d’archivio, relazioni, e materiali educativi di sostegno. Esso favorisce anche le comunicazioni fra studiosi ospitando comunità virtuali di apprendimento, inviando stampati, e mantenendo una mailing list elettronica. Mentre i ricercatori accademici, secondo la più ampia accezione, sono il principale pubblico del Portale, abbiamo rilevato sempre più di frequente che il nostro sito attrae una varietà di persone interessate ad aspetti della storia e della cultura della regione atlantica.

La Bibliografia del Canada Atlantico

Uno dei primi progetti intrapresi dal gruppo del Portale è stato quello di sviluppare in rete un database di bibliografie pubblicate in Acadiensis: the Journal of the History of the Atlantic Region. La versione on-line della bibliografia, codificata in XML e seguendo le TEI - Linee Guida per le Iniziative di Codificazione Testuale (TEI – Text Encoding Initiative Guidelines), permette il trattamento dei testi, ricerche complesse, accetta i titoli che i nostri utenti hanno rilevato mancare, e ci permette di correggere gli errori che invariabilmente si insinuano in ogni database di larghe dimensioni. Tempo e fondi permettendo, svilupperemo anche un indice a soggetto che renderà ancora più efficiente la bibliografia nell’individuare le tematiche.

I file di testo della prima sezione della bibliografia (posteriore al 1939) sono stati convertiti dal formato word processing all’XML attraverso una serie di script Perl. La seconda sezione (antecedente al 1939) è stata convertita nel formato elettronico utilizzando un software OCR, TextBridge e Adobe Capture. Con la loro struttura e punteggiatura complessa, le voci degli articoli sono state le più difficili da convertire in XML. Tuttavia il programmatore del progetto ha raggiunto l’80% dell’automazione.

Il progetto ha impiegato XML TEI Lite DTD delle Linee Guida per le Iniziative di Codificazione Testuale per la Creazione e l’Interscambio di Documenti (Text Encoding Initiative (TEI) Guidelines to Document Creation and Interchange), solo con lievi modifiche. Il TEI è uno standard internazionale ed interdisciplinare impiegato per rappresentare i testi nella ricerca e nell’insegnamento on-line. Il gruppo del progetto presso la UNB ha modellato parte della sua codificazione sull’applicazione delle linee guida del TEI dell’Emblem Project di Utrecht (vedi: http://emblems.let.uu.nl/emblems/html/index.html). Il progetto ha utilizzato XMLSpy editor per la codificazione dei testi.

Dopo che le informazioni bibliografiche erano state codificate in XML, è stato progettato un database relazionale MySQL per sistemare i dati archivistici in XML. La progettazione del database si basa sulla struttura delle informazioni codificate per i libri, gli articoli, e le tesi. E’ stato sviluppato un sistema di gestione on-line per permettere la creazione o il trattamento delle informazioni individuali. L’interfaccia del sistema di gestione è stato scritto in HTML, utilizzando degli script PHP per generare un contenuto dinamico e manovrare le interazioni con il database.

In seguito alla creazione del database, è stata sviluppata un’interfaccia per la rete attraverso la quale si possono visionare i contenuti della bibliografia. L’interfaccia permette di fare interrogazioni di base o avanzate, e dà la possibilità di sfogliare le informazioni fornendo liste di dati ordinati per titolo od autore. L’interfaccia è scritta in HTML e, anche qui, gli script in PHP sono impiegati per generare un contenuto dinamico della pagina. Gli utenti introducono i criteri di ricerca, questi vengono passati attraverso i mezzi del PHP i quali interagiscono con il database per cercare il campo specificato nella query dell’utente. Quando avviene un abbinamento, viene riportata la fonte in XML <biblStruct> di un record preciso. I fogli di stile in XLS vengono applicati alla fonte riportata in XML e trasformati utilizzando Sablotron, un processore XSLT, DOM e XPath. La trasfomazione genera un prodotto in XML, il quale viene quindi mandato al browser in rete dell’utente.

Atlantic Canada Virtual Archives

Il Portale del Canada Atlantico ospita anche un Archivio Virtuale del Canada Atlantico (Atlantic Canada Virtual Archives), il quale è progettato per esporre alcune delle ricche fonti archivistiche del Canada Atlantico e per esplorare le potenzialità di una ricerca basata sulla rete. In questa fase della ricerca, intrapresa nel 2003-04, sono state digitalizzate due collezioni archivistiche consultate di frequente per il passaggio on- line: le carte della famiglia Winslow, conservate presso gli Archivi e Collezioni Speciali dell’università di New Brunswick, e le carte della famiglia McQueen situate nell’Archivio e Gestione dei Dati della Nova Scotia e in tre archivi nella British Columbia – l’Archivio della British Columbia, l’Associazione degli Archivi del Nicola Valley Museum, e la Rossland Historical Museum & Archives.

Edward Winslow (1746-1815) era un illustre lealista del Massachussetts trasferitosi a New Brunswick in seguito alla Rivoluzione Americana. Essendo stato un prolifico e dotato scrittore di lettere, Winslow fornisce un racconto personale dell’esperienza dei lealisti nel ricreare la vita familiare e comunitaria nella coloniale New Brunswick. Più di 260 lettere scritte a e da Edward Winlow fra il 1783 e il 1785 sono state trascritte e le carte della famiglia Winslow (1695 – 1866), consistenti di più di 3600 pezzi, sono state convertite in immagini.

Le lettere della famiglia McQueen riportano, con una cura spesso stupefacente, la cronaca delle attività e delle relazioni di una famiglia originaria della Picton County, Nova Scotia, durante la seconda metà del diciannovesimo secolo. Tutte tranne una delle sei figlie e l’unico figlio sopravvissuto hanno insegnato a scuola per un certo periodo della propria vita, spostandosi per insegnare lungo la Nova Scotia e, nel caso delle due figlie più giovani, fino alla British Columbia. Essendo stata una famiglia molto errabonda, essi si sono mantenuti in contatto fra di loro scrivendo lettere che oggi si espongono come documenti notevoli per la Storia sociale canadese. Le lettere scritte fra il 1866 e il 1890 sono state trascritte e codificate per facilitare le ricerche e l’intera collezione di più di 1200 documenti è stata convertita in immagine.

Le risorse per l’apprendimento sviluppate per questo progetto da Martin L’Heureux sono particolarmente divertenti per gli studenti di ogni età, potendo sperimentare la scrittura con penna d’oca ed essendo obbligati, come Edward Winslow, ad immergere la penna regolarmente nell’inchiostro per poter continuare a scrivere. Nel caso dei McQueen, gli studenti viaggiano con Jessie McQueen attraverso il Canada sulla Canadian Pacific Railway completata di recente nel marzo del 1888, leggendo le lettere e le cartoline che lei aveva scritto lungo il viaggio dalla Pictou County, Nova Scotia, alla Nicola Valley, British Columbia, dove era stata assunta per insegnare a scuola.

Il gruppo di progettazione ha convertito in immagini, trascritto e sviluppato le interfacce per le collezioni McQueen e Winslow secondo gli standard opportuni dell’industria dell’XML e della grafica. (Per chi è interessato ai dettagli tecnici si veda http://atlanticportal.hil.unb.ca/acv/en/winslow/about/index.php).

Speriamo che queste risorse archivistiche diventino le prime di molte altre per questo sito, ma i costi di grandi progetti come questo sono scoraggianti. Al suo culmine circa 29 persone, inclusi 13 studenti, sono stati impiegati per aiutare a trascrivere, convertire in immagini e codificare le lettere. Solamente una borsa del Canadian Culture Online Program of Canadian Heritage, e concessioni di tempo e fondi da parte di davvero molte persone, hanno reso possibile un progetto così pieno di impegno.

Gruppi di Apprendimento

Come per la bibliografia e le fonti primarie, abbiamo un’area del Portale protetta da una password, la quale è denominata Gruppi di Apprendimento e che facilita le ricerche in gruppo e l’organizzazione delle conoscenze. Ad esempio, uno dei Gruppi di Apprendimento del sito è stato dedicato ad una ricerca di gruppo sulle disparità nella trattamento sanitario nel Canada Atlantico impiegando come caso di studio le ragazze madri. I 13 membri del gruppo di ricerca si sono scambiati lavori, messaggi e links sul sito ed hanno operato insieme superando ogni distanza per costruire una bibliografia o scrivere un lavoro. Quando il progetto è stato completato è stato possibile utilizzare il sito per fare arrivare le nostre bibliografie e i lavori della ricerca a chiunque volesse leggerli.

E-Print e Conservazione

La sezione E-Print del Portale ci permette di esplorare le potenzialità della pubblicazione elettronica. A questo proposito, alle volte generiamo diffidenza fra gli editori della carta stampata. La comunicazione fra studiosi tramite Internet sta provocando sempre di più una divergenza fra gli interessi dello studioso e quelli dell’editore. Mentre la pubblicazione commerciale produce spesso dei guadagni, gli studiosi raramente ricevono qualcosa per avere pubblicato i propri articoli in riviste referenziate ed il tempo compreso fra la presentazione e la pubblicazione del proprio lavoro si misura di solito in anni. Come ci ricorda spesso volentieri Stevan Harnad, un sito web controllato scientificamente può ridurre considerevolmente questo passaggio permettendo anche dibattiti on- line “sul filo”, automatizzando l’indicizzazione, l’accessibilità ai dati della ricerca, la diffusione su larga scala e molto altro. (http://www.cogsci.soton.ac.uk/~harnad/)

In questo momento gli studiosi richiedono che i siti web siano supportati istituzionalmente e che sia data attenzione alla permanenza di contenuti, ai resoconti, alla sicurezza e all’aderenza agli standard tecnici. La conservazione basata sull’Università offre agli studiosi un mezzo di gestire e diffondere le proprie ricerche in forma digitale e di archiviarle per i successori. Esiste inoltre una possibilità di federare i depositi in un unico spazio virtuale, processo che faciliterebbe molto le ricerche in rete. Parte del progetto è l’impegno dell’Università nel gestire i cambiamenti tecnologici in modo da assicurare il passaggio del contenuto digitale da una serie di tecnologie ad un’altra. Clifford A. Lynch, Direttore Esecutivo dell’Unione per l’Informazione in Rete con base nel Nord- America, sostiene che:

“Al livello più essenziale e fondamentale, un deposito istituzionale è un riconoscere che la vita intellettuale e la comunità scientifica delle nostre università sarà sempre più rappresentata e condivisa in forma digitale, e che esercitare il controllo su queste ricchezze è una responsabilità primaria delle nostre università: sia per renderle accessibili che per conservarle." (http://www.arl.org/newsltr/226/ir.html)

Il gruppo coinvolto nel progetto del Portale del Canada Atlantico è stato particolarmente attento alle necessità di archiviazione della nuova tecnologia ed sperimenterà DSpace ed altri software di deposito nel prossimo futuro.

Le sfide di fronte allo sviluppo del Portale

Il problema più grande che i ricercatori devono affrontare nell’impegnarsi su Internet è il finanziamento. Per trovare il tempo di fare effettivamente ricerca, gli studiosi hanno bisogno di programmatori e web- master che li supportino. Mentre le agenzie di finanziamento riconoscono che gli scienziati hanno bisogno di laboratori, sono meno convinte che essi servano agli studiosi di Scienze umanistiche e sociali e perciò è difficile reperire i fondi per rendere il Portale del Canada Atlantico qualcosa di più di un recettore passivo di dati. Abbiamo passato molto tempo a ricercare fondi “facili” che ci permettessero di mantenere insieme il nostro gruppo del Portale di studiosi, studenti e tecnici, divenuti sempre più abili.

E’, crediamo, di vitale importanza che gli studiosi di Scienze umanistiche e sociali condividano la nostra conoscenza e concorrano per l’attenzione degli utenti nello spazio virtuale. Gli studenti si aspettano sempre di più di potere trovare le risorse su Internet e la ricerca scientifica è facilitata parecchi con le fonti in rete. Visto che il costo di impiegare noi stessi nel mondo digitale è alto, sia in termini di tempo che di spesa, esso lo è, allo stesso tempo, anche per il resto delle infrastrutture di cui si serve il mondo accademico. Sebbene ci si aspetti che vi saranno dei cambiamenti difficili se continuiamo a sfruttare questa nuova tecnologia di comunicazione fino al suo ultimo livello, saremmo sempre meno visibili se non avessimo una presenza su Internet supportata istituzionalmente e di facile accesso.

Gli Autori

Lisa Charlong, Assistant Director, Electronic Text Centre, Harriet Irving Library, University of New Brunswick, Canada.

Margaret Conrad, Canada Research Chair in Atlantic Canada Studies , History Department, University of New Brunswick, Canada.