Neogollismo
Nel documento Contro il neogollismo portare l'attacco al cuore dello Stato del 1974 le BR rendevano nota la loro analisi politico-sociale esprimendosi nei seguenti termini: « L'aggravarsi della crisi economica, l'incapacità di controllare le tensioni sociali potenzialmente esplosive e le lotte incalzanti del Movimento Operaio (...), dimostrano sempre più chiaramente che la crisi di regime in atto non può essere risolta con semplici avvicendamenti di governo.
La strategia politica della DC, in questa fase, è quella di bruciare definitivamente l'ipotesi di centro-sinistra, e di creare un clima di generale insicurezza che consenta alla DC in testa alle forze neogolliste di presentarsi all'elettorato del referendum come l'unica forza in grado di ridare al paese ordine e tranquillità politica ed economica (...). Scartata l'ipotesi del "compromesso storico" (.) non rimane che un'unica scelta: quella della "svolta a destra".»
Questo progetto, la svolta a destra «di cui parlò esplicitamente per la prima volta Leone nel suo discorso della fine dell'anno 1973, mira alla trasformazione della repubblica nata dalla Resistenza nel senso della creazione di una repubblica presidenziale. (.) Ma un piano tanto ambizioso per poter essere realizzato ha bisogno di una salda unità di direzione politica e soprattutto di un ferreo controllo sui movimenti delle varie forze politiche e sociali in campo. Per questo il progetto neogollista di "riforma costituzionale" deve essere un progetto armato, e la realizzazione di ogni sua fase cammina di pari passo con un processo crescente di militarizzazione del potere.»
Soccorso Rosso (ed.), Brigate Rosse. Che cosa hanno fatto, che cosa hanno detto, che cosa se ne è detto, Milano, Feltrinelli, 1976. Il testo è reperibile anche sul sito della Biblioteca Multimediale Marxista, www.bibliotecamarxista.org .