la primavera del 1977
L'origine della polemica risaliva ad alcune opinioni espresse nella primavera 1977 da alcuni intellettuali circa la ritrosia mostrata dalla popolazione a prestarsi come giudici popolari nel processo ai "padri fondatori" delle BR, ciò che di fatto aveva procurato grandi ritardi nell'istruzione dello stesso. Grande scalpore aveva suscitato in particolare l'articolo di L. Sciascia, Non voglio aiutarli in alcun modo , «Corriere della Sera», 12 maggio 1977, in cui l'illustre scrittore aveva dichiarato: «Così come non capisco che cosa polizia e magistratura difendano (.) ancor meno capirei che io (.) fossi chiamato a fare da cariatide a questo crollo o disfacimento, di cui in nessun modo e minimamente mi sento responsabile. Salvare la democrazia, difendere la libertà, non cedere, non arrendersi (.) sono soltanto parole. C'è una classe di potere che non muta e non muterà se non suicidandosi. Non voglio per nulla distoglierla da questo proposito o contribuire a riconfortarla.»
Per una ricostruzione riassuntiva sulla polemica sorta in quei mesi attorno alle posizioni espresse dagli intellettuali cfr. D. Porzio (ed.), Coraggio e viltà degli intellettuali , Milano, A. Mondadori, 1977.