Ciao Alberto!

Alberto De Bernardi.
Alberto De Bernardi.

Il 26 settembre 2024 ci ha lasciato Alberto De Bernardi. Uno storico ancora troppo giovane e vitale, intellettualmente curioso ed estremamente intraprendente per andarsene a 75 anni. La rivista Storicamente gli deve molto e con questo messaggio vuole esprimere la profonda tristezza per questa perdita e la vicinanza a tutti i suoi cari.

Storicamente deve molto a Alberto De Bernardi, perché la rivista è stata una sua creazione, l’ha voluta lui. Fu una delle prime sue iniziative, quando nel 2005, in qualità di Direttore dell’allora Dipartimento di Discipline storiche dell’Università di Bologna (oggi Disci), ebbe l’idea di creare una rivista nuova e innovativa nel contesto accademico in cui si poneva: una rivista online, dunque accessibile a un vasto pubblico e non più solo agli “addetti ai lavori”; una rivista di storia, ma con un marcato approccio interdisciplinare, in costante dialogo con le scienze sociali e umane; una rivista transepocale, che uscisse dagli steccati dei settori scientifici disciplinari in cui le scienze storiche sono organizzate in Italia.

Ma soprattutto una rivista condotta dai “giovani” del Dipartimento, ossia un gruppo di allora assegnisti, ricercatori e ricercatrici, post-dottorandi e post-dottorande… insomma un insieme composito di non “strutturati”. In quest’ultimo aspetto, che stava molto a cuore ad Alberto, crediamo risieda una sua particolare qualità, ossia la sua generosa propensione a promuovere la crescita della ricerca sostenendone lo sviluppo tra i meno saldamente collocati nel campo accademico. Questo non tanto per mero spirito umanitario, di soccorso ai precari dell’università – pur se l’attenzione per istradare i più giovani nei complicati e tortuosi percorsi dell’inserimento nel mondo universitario certamente non gli mancò – ma per la fiducia scientifica che Alberto sapeva trasmettere a chi si affacciava al mondo della ricerca con curiosità intellettuale, domande innovative, prospettive di ricerca storica non scontate.

Con la fondazione di Storicamente Alberto De Bernardi ci ha fatto un grande dono, un dono non solo per le persone coinvolte nell’esperienza redazionale della rivista, ma un dono culturale tout court, contribuendo con un tassello non irrilevante alla promozione della conoscenza e della ricerca storica. Un dono che abbiamo accolto con grande piacere e spirito di collaborazione e che siamo determinati a portare avanti nello spirito con cui lui ce lo ha offerto. Per questo salutiamo Alberto con enorme e sincera gratitudine per tutto ciò che ci ha insegnato e saputo dare.

Lo ricordiamo con uno degli interventi degli ultimi anni sulla funzione civica della storia, testimonianza intellettuale di ciò che lo ha sempre contraddistinto: l'inscindibile relazione tra attività scientifica e impegno pubblico. Alberto De Bernardi, L'insegnamento della storia, 2021

 

Vol. 20 ultimi aggiornamenti


Dossier / Garantire l’ordine costituito. Governi di garanzia, sospensione dei conflitti e inibizione del dissenso

a cura di Tiziana Lazzari, Matteo Pasetti e Marica Tolomelli

Garantire l’ordine costituito. Un’introduzione

Art. no. 7

Garantirsi dall’eccezione. Memoria rivoluzionaria e salvaguardia dei diritti nella Francia della Restaurazione

Art. no. 8

“Governo dei migliori”: pensiero antidemocratico greco e dibattito politico italiano (2016-2022)

Art. no. 2

L’eccezione democratica e la democrazia dell’emergenza. La conservazione politica tra deroga, prerogativa e discrezione

Art. no. 16

Studi e ricerche

Dalla Visio Karoli Tertii all’incoronazione imperiale di Ludovico di Provenza: pratiche di legittimazione di un re postcarolingio

Art. no. 1

Dalla schiavitù al razzismo nella giustificazione biblica dell’America protestante nel XIX secolo

Art. no. 3

Comunicare storia

L'insegnamento della storia

Art. no. 8

In ricordo di Alberto De Bernardi, amico e storico

History Lab: un’esperienza di divulgazione storica

Art. no. 15

Dibattiti

I servizi segreti al centro della storia. Dialogo su Benedetta Tobagi, “Segreti e lacune”.

Art. no. 6

Biblioteca

Luciano Cheles, “Iconografia della Destra”

Art. no. 9

Calabretta, Sergio (ed.), “Italia – DDR, nuove prospettive di ricerca”

Art. no. 10

Riccardo Santangeli Valenzani (ed.), “Roma altomedievale”

Art. no. 11

Luca Zenobi, “Borders and the Politics of Space in Late Medieval Italy”

Art. no. 12

Giusto Traina, “I Greci e i Romani ci salveranno dalla barbarie”

Art. no. 13

François Soyer, “The ‘Catalan Hermaphrodite’ and the Inquisition”

Art. no. 5

Dario Internullo, “Senato sapiente”

Art. no. 4

Apri l'indice completo del volume 20 / 2024