Necker Jacques (1732-1804)
Uomo politico ed economista svizzero. Dopo aver ricoperto dal 1777 al 1781, la carica di direttore del Tesoro e delle Finanze del regno di Francia, venne chiamato nel 1788 ad assumere la carica di primo ministro per risolvere la gravissima crisi finanziaria che travolgerà di lì a poco l’antico regime e che lo costringerà ad abbandonare la vita pubblica nel settembre del 1790.
Autore di numerose opere d’occasione, redatte per giustificare i suoi atti di governo, Necker comporrò anche alcuni scritti teorici. Nel 1784 pubblicava il De l’administration des finances de la France, nel tentativo di riattualizzare le vecchie strutture finanziarie assolutistiche, per far fronte alla nuova dinamica economica tardosettecentesca. In quest’opera, largo spazio era attribuito al ruolo assistenziale dello Stato nella difesa dei ceti meno privilegiati. Un tema, questo, già delineato in Sur la législation et le commerce des grains del 1775, e che sarà più compiutamente ripreso in De l’importance des opinions religieuses del 1788, dove contro ogni tentazione liberista si esprimeva la necessità di contenere l’autonomia del mercato all’interno di una forte cornice istituzionale.
Il contribut di Necker al pensiero politico propriamente detto si svilupperà in alcune opere di carattere storico e di teoria istituzionale. In Du pouvoir executif dans les grands Etats del 1792 Necker tributava un incondizionato omaggio alle forme politiche del regime britannico, mentre nel De la Révolution de la France del 1796 era contenuta una decisa condanna della deriva radicale dell’evento rivoluzionario, duramente stigmatizzato per il suo abbandono delle forme monarchico-costituzionali, a favore di una democrazia sociale di carattere totalitario.
Da: E. Di Rienzo, Necker Jacques, in: R. Esposito, C. Galli (eds.), Enciclopedia del pensiero politico, Roma-Bari, Laterza 2000, 482.