Journal of World History
Nato nel 1990, il «Journal of World History» è attualmente pubblicato da University of Hawai Press e diretto da Jerry Bentley, autore di Old world encounters: cross cultural contacts and
exchanges in pre-modern times (1993) e responsabile per UHP della collana “Perspectives on the global past”.
Semestrale dal 1990 al 2002, dal 2003 il JWH è diventato quadrimestrale.
Diviso in due sezioni – la prima dedicata alla ricerca -, esso ha dedicato nella seconda molta attenzione al processo di riconoscimento e istituzionalizzazione della disciplina, ai problemi
metodologici e didattici, alla collocazione dei corsi nell’ambito dei curricula universitari, negli USA e in Canada.
Il primo fascicolo (primavera 1990) si apriva con una riflessione di William Hardy McNeill: The Rise of the West after twenty-five years, in seguito pubblicata nella nuova edizione di
The Rise of the West (1991). Dello stesso autore, si riportava nel 1998 il testo della conferenza tenuta in occasione del 66° Congresso degli storici anglo-americani: un contributo
incentrato sulla questione dei mezzi di comunicazione come categoria analitica per una storia scandita dall’apparire e dal declinare dell’egemonia prima europea e nord-americana poi.
Inizialmente concentrata quasi per intero sui paesi extraeuropei, sul colonialismo e post-colonialismo, a partire dalla terza annata la sezione di ricerca ha ospitato numerose riflessioni su
questioni come la periodizzazione, ai rapporti con la storia europea e la storia americana, con la storia della scienza, con gli studi sulle religioni, con i gender studies e con la linguistica –
oltre che con l’economia. Costante è inoltre l’attenzione all’apporto che la disciplina può offrire in senso politico e civile (si rinvia in particolare al n. 1/2005, contenente un forum sulla
«dimensione etica e morale della world history»).
Nel n. 2/1997 è stato ospitato un forum sullo Environmental change in British settler colonies. Nel 2001 un lungo articolo di W.S. Atwell su Volcanism and short terme climatic change
in East Asian and world history testimoniava dell’ulteriore affermazione degli studi sull’ambiente, mentre in quello e in altri fascicoli si notava la maggior apertura a campi di ricerca
come la storia delle relazioni internazionali, la geopolitica e il diritto internazionale (in età moderna e contemporanea) e alla comparazione.
DOI: http://dx.doi.org/10.1473/stor381