Fallimenti
«I problemi non riguardavano tuttavia soltanto gli stranieri entrati nel paese dopo l’approvazione della legge. Riflettendo il contrasto tra gli apparati amministrativi, la legge 943/86 non riforma affatto la legge di pubblica sicurezza, né interviene sul circuito di procedure gestite dal ministero degli Interni. Gli stranieri regolarmente presenti, in altre parole, restano in balia di continui cambiamenti amministrativi, potendo contare solo su permessi di soggiorno di breve durata, che molto spesso non consentono dei diritti riconosciuti dalla legge. Questi due elementi –il fallimento delle politiche degli ingressi e l’assenza di dispositivi volti a stabilizzare ed integrare la popolazione straniera residente- rappresentano le caratteristiche strutturali delle politiche migratorie italiane, e costituiscono a tutt’oggi i principali problemi riconducibili alla regolamentazione italiana dell’immigrazione».Da: A. Colombo, G. Sciortino, Gli immigrati in Italia. Assimilati od esclusi: gli immigrati, gli italiani, le politiche, Bologna, il Mulino, 2004, 55-56.