Sonetti
Per spiegare ai suoi lettori il senso del tema trattato nella sua raccolta di sonetti, Belli scrive:Io ho deliberato di lasciare un monumento di quello che oggi è la plebe di Roma. In lei sta certo un tipo di originalità: e la sua lingua, i suoi concetti, l’indole, il costume, gli usi, le pratiche, i lumi, la credenza, i pregiudizi, le superstizioni, tuttociò insomma che la riguarda, ritiene un’impronta che assai per avventura di distingue da qualunque altro carattere di popolo. Né Roma è tale, che la plebe di lei non faccia parte di un gran tutto, di una città cioè di sempre solenne ricordanza.in Giuseppe Gioacchino Belli, I sonetti, a cura di P. Gibellini, Milano, Mondadori, 1984, 5.
Vale la pena ricordare che, sempre all’interno di questa edizione, compare un’introduzione di Pietro Gibellini dal titolo: L’età romantica fra popolo e nazione, che cerca di comprendere il sempre difficile rapporto fra cultura nazionale e cultura popolare.