Corpi docili
L’espressione «corpi docili» è utilizzata da Foucault per definire il modo in cui la razionalità del potere disciplinare moderno – che ha la sua matrice nel pastorato
ebraico-cristiano – ha programmato il processo di produzione della soggettività a partire dal XVII secolo. Cfr. M. Foucault, Sorvegliare e punire. Nascita della prigione, Torino, Einaudi,
1993, 147-185.