Sul terreno filosofico, lo ha recentemente rilevato Bruno Accarino, L’entropia del confine, in Id (ed.), Confini in disordine. Le trasformazioni dello spazio, Manifestolibri, 2007, 16-17. Per Accarino, nell’età globale è la semantica del confine a mutare. Allo Stato nazionale, «accerchiato, ma non messo a tacere», viene a mancare la «condizione esclusiva di unica istanza del politico». Tuttavia esso continua a mantenere un ruolo cruciale per l’attivazione di confini che «sembrano soggiacere ad una legge dell’entropia: non scompaiono, ma cambiano il loro luogo e la loro forma, scompaiono in un luogo per ricomparire in un altro, abbandonano la visibilità per diventare confini invisibili» (Ibidem).