Vita socio-politica dell'operaio
Sewell, analizzando le differenze tra i cortei e le manifestazioni dell’Ancien Régime e quelli del periodo 1840-1848 (soprattutto 25-28 febbraio, 17 marzo, 16 aprile e 15 maggio 1848) mette in luce l’importanza delle corporazioni operaie. «Nel 1848 le corporazioni operaie presero possesso simbolicamente delle strade della capitale, impadronendosi del tradizionale spazio pubblico delle rivoluzione, e quindi annunciandosi solennemente come attori pubblici della rivoluzione». Se da una parte i cortei dell’antico regime erano formati da numerosi organismi (gli ecclesiastici, i nobili, le professioni…) ed erano disposti secondo un rigido ordine gerarchico, i cortei del periodo successivo possiedono diverse caratteristiche.Nel 1840 le corporazioni di mestiere, erano gli unici organismi costituiti che marciavano in corteo ed essi non rispettavano alcun particolare ordine di marcia. Lungi dal riconoscere una gerarchia politica o sociale o l’autorità della chiesa o del re, le corporazioni di mestiere si mostravano quali parti costituenti egualitarie del popolo sovrano, fonte ultima di ogni autorità politica. […] essi si erano quindi impadronite delle strade in quanto associazioni di lavoratori, raggruppati in società secondo il mestiere, ma anche condividendo in modo uguale con tutti gli altri mestieri la grande associazione della nazione. Per loro, le comunità di mestiere erano le necessarie unità costituenti il popolo sovrano e la repubblica.[…] La vocazione pubblica delle corporazioni, quindi, superò l’idea secondo la quale esse avrebbero dovuto agire politicamente per sostenere la rivoluzione. Le corporazioni, nella primavera del 1848, erano considerate dai lavoratori come componenti fondamentali della repubblica (Lavoro e rivoluzione in Francia, 442-44).