Commissione del Luxemburg
Ma, anziché considerare la produzione associativa come un dono sperato da parte di uno stato benevolo i lavoratori la consideravano come un’estensione del controllo pratico dei loro mestieri. Inducendo la Commissione del Luxemburg a ratificare delle convenzioni che mettevano in grado le loro corporazioni di regolare il lavoro nei laboratori, i lavoratori si assicurarono che i progetti teorici della commissione si basassero su un solido fondamento di potere dei lavoratori. le convenzioni ottenute da parte dei padroni e il governo del mestiere unitamente ad essi rappresentavano un primo passo cruciale nell’organizzazione del lavoro (Sewell, Lavoro e rivoluzione in Francia, 439).
Le richieste delle associazioni e corporazioni operaie vennero rielaborate ben prima della Commissione Luxemburg.
Ciò che il Luxemburg offrì al movimento operaio nella primavera del 1848 non fu la guida rivoluzionaria ma un’aura di alta finalità pubblica e un quadro istituzionale – corporazioni democratiche, delegati, e un organismo deliberante centrale – che misero i lavoratori in condizione di costruire l’embrione di un ordine sociale e politico alternativo (Ibid., 430).