terrorismo stragista di matrice reazionaria
A dare grande risalto alla violenza di destra contribuirono peraltro le grandi campagne di controinformazione portate avanti dalla sinistra extraparlamentare. Emblematica a tale proposito fu la tempestività con cui si procedette nella diffusione della tesi della strage di Stato relativamente all'attentato di Piazza Fontana. A pochi mesi dagli eventi del 12 dicembre 1969 veniva infatti pubblicata la nota controinchiesta La strage di Stato (Roma, Samonà e Savelli, 1970) con cui gli autori intendevano suffragare la tesi del coinvolgimento degli apparati dello Stato attraverso una documentata controinchiesta sui fatti accaduti.
Grandi difficoltà a riconoscere l'esistenza di terrorismo un di sinistra ebbe soprattutto dal Pci, che nonostante la sua vigile attenzione rispetto a tutti le manifestazioni dell'estremismo di sinistra, nei primi anni Settanta era profondamente convinto che il pericolo maggiore venisse da destra e che la violenza fosse di destra.
Interessanti al riguardo le osservazioni di E. Taviani, Pci, estremismo di sinistra e terrorismo , in Comitato nazionale Bilancio dell'esperienza repubblicana all'inizio del nuovo secolo (ed.), L'Italia repubblicana nella crisi degli anni Settanta , vol. IV, Sistema politico e istituzioni , a cura di G. De Rosa e G. Monina, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003, 235-275, in part. 262.