"dottrina Reagan"
Nel messaggio al Congresso sullo Stato dell'Unione del 1985, Reagan espresse quella che venne definita la "dottrina Reagan": «We must stand by all our democratic allies. And we must not break faith with those who are risking their lives-on every continent, from Afghanistan to Nicaragua-to defy Soviet-supported aggression and secure rights which have been ours from birth». Gli Stati Uniti avevano il dovere morale di contrastare il comunismo in tutto il mondo. Se negli ultimi anni della sua presidenza Reagan smorzò i toni rispetto all'Unione Sovietica, in risposta al clima di disgelo favorito anche da Michail Gorbaciov, la sua retorica dicotomica riemerse in occasione degli scontri in Nicaragua. Reagan sostenne la ribellione dei Contra contro il regime Sandinista affermando ancora una volta che si trattava di un conflitto «between democracy and communism, elections and dictatorship, freedom and tyranny, between the light of liberty and the darkness of oppression» (Da: V. Harle, The enemy with a thousand faces: The tradition of the other in western political thought and history , Westport, Praeger, 2000, 93).