"terrorismo" e "terrore"
Il secondo termine può assumere due connotazioni, entrambe utili ad accrescere l'ambiguità del conflitto e ad estenderne le proporzioni. « Terror potrebbe essere inteso semplicemente come paura, causata specialmente dalla violenza, finalizzata a modificare il comportamento o le politiche dei popoli o dei governi colpiti, o potrebbe fare riferimento alla politica di un governo che utilizza la violenza per creare paura (ad esempio la Germania Nazista o la Cambogia sotto Pol Pot) con lo scopo di accrescere il dominio sui propri cittadini", riprendendo così il senso attribuito da Robespierre alla parola "terrore» (Da: P. Herbst, Talking terrorism: A dictionary of the loaded language of political violence , Westport, Greenwood Press, 2003,168). La "guerra contro il terrore" evoca dunque due spettri complementari: la paura diffusa nella popolazione dopo l'inaspettato attacco dell'11 settembre e la presenza di Stati che collaborano con i terroristi e che utilizzano metodi violenti contro i loro stessi cittadini.