le motivazioni della guerra
In un'intervista televisiva il 16 dicembre 2003, la giornalista Diane Sawyer di ABC News interroga Bush sulla legittimità della guerra in assenza di armi di distruzione di massa.
DIANE SAWYER: Again, I'm just trying to ask, these are supporters, people who believed in the war who have asked the question [se la guerra sia legittima anche una volta scoperta l'assenza di armi di distruzione di massa].
PRESIDENT BUSH: Well, you can keep asking the question and my answer's gonna be the same. Saddam was a danger and the world is better off cause we got rid of him.
DIANE SAWYER: But stated as a hard fact, that there were weapons of mass destruction as opposed to the possibility that he could move to acquire those weapons still -
PRESIDENT BUSH: So what's the difference?
La giustificazione della guerra si sposta dalle armi di distruzione di massa alla natura pericolosa e malvagia di Saddam Hussein. "Allora qual è la differenza?" è la provocatoria domanda retorica con cui Bush afferma implicitamente che l'identità dell'Antisoggetto, la sua appartenenza all'asse del Male, è un elemento sufficiente per giustificare la guerra. Questa identificazione tra l'Antisoggetto e il Male consente perfino di stabilire un'analogia tra Saddam Hussein e le armi di distruzione di massa, come rivela l'intervento dell'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani alla convention del Partito Repubblicano il 30 agosto 2004:
Frankly, I believed then and I believe now that Saddam Hussein, who supported global terrorism, slaughtered thousands and thousands of his own people, permitted horrific acts of atrocities against women, and used weapons of mass destruction, he was himself a weapon of mass destruction.