Storicamente. Laboratorio di storia
Germania

Quando l'esercito di Zukov riuscì a penetrare in Germania, numerosi comparvero sulla pagine della Deutsche Adria Zeitung e sugli altri organi di propaganda nazisti i resoconti delle atrocità commesse dai reparti sovietici. Il giornale dell'Adriatisches Küstenland, trasferendo nella descrizione dell'offensiva russa quegli elementi che avevano caratterizzato la guerra di sterminio condotta dalla Wehrmacht in Urss, ripeté senza tregua come quella combattuta dall'Armata Rossa dentro i confini della Germania, fosse una guerra di conquista mirata alla cancellazione del popolo tedesco: «Le donne tedesche vengono violentate e poi uccise insieme ai bambini ed agli anziani, per cancellare così biologicamente il nostro popolo. Gli uomini vengono torturati e straziati, ma anche tenuti in vita per essere poi deportati in Unione Sovietica come schiavi per il lavoro»[1]. «Gli eccidi, le violenze, i saccheggi e i roghi dei bolscevichi nei territori della Germania orientale non hanno eguale nella storia più recente» [2], spiegava un altro articolo della Deutsche Adria Zeitung trascurando di guardare ai freschi e radicali contributi tedeschi in materia.

[1] Bestialitäten der Sowjets. Geprüfte und beglaubigte Augenzeugenberichte über entsetzliche Grausamkeiten in den Ostgebieten , «Deutsche Adria Zeitung» n° 39 J.2, 9 febbraio 1945.

[2] Schukows Mordbefehl. Generaloberst Guderian über die bolschewistischen Bestialitäten in deutschen Osten. Anklage vor der Welt , «Deutsche Adria Zeitung» n° 65 J.2, 7 marzo 1945.