Hitler e il governo nazista avevano la situazione perfettamente sotto controllo
«Una crisi della tecnica [delle predizioni] divenne evidente nella campagna di Russia. Una quantità di previsioni accompagnarono i successi iniziali e quando nel tardo autunno del 1942 l'insuccesso divenne evidente, si adottò un nuovo espediente: quello delle "previsioni negative". Si prevedeva non l'azione ma l'impossibilità di agire. In questo senso, l'annuncio di Hitler del 29 novembre 1941, nel quale egli proclamava che da quel momento in poi l'esercito tedesco avrebbe rinunciato all'offensiva in Russia, è unico nella storia militare. E tuttavia è in linea con la tecnica psicologica qui descritta [cioè la tecnica della predizione]. La previsione è il compimento dell'onnipotenza e quindi dell'iniziativa. La passività equivale al fallimento temporaneo, o è addirittura più pericolosa. Così, mentre l'esercito tedesco era tormentato dal freddo e da un nemico intrepido, e mentre la gente in patria sopportava traversie di gravità inaudita, la sinistra notizia fu pubblicizzata. La condizione pericolosa ed il sacrificio erano discussi con altrettanta ripetitività quanto la pianificazione ed il successo in tempi più favorevoli. Mentre qui, come in tutti i casi simili, i vari richiami psicologici erano accuratamente mescolati, uno stratagemma era preminente. Nel discutere le cattive notizie si dava impressione della franchezza e ogni qualvolta fosse possibile era adottata la tecnica del "possiamo fidarci di voi". In questo senso il capo restava attivo» E. Kris, Alcuni problemi della propaganda di guerra: nota sulla propaganda nuova e vecchia , in S. Freud, E. Jacques, E. Kris, R. Money-Kyrle, La propaganda , Torino , Bollati Boringhieri, 1995, 84, 85.