Storicamente. Laboratorio di storia
«Esso serve per correggere e mettere fuori delle occasioni di nuocere coloro, che quantunque non prevenuti di positive delinquenze punibili dai Tribunali Ordinari, pure col loro tenore di vita rendonsi meritevoli di censura e coercizione per prevenire i delitti e garantire l’ordine pubblico. In esso saranno rinchiuse le seguenti classi di persone: discoli e scostumati, non che coloro in particolare, che senza aver giustificato di aver mezzi onesti congrui, e proporzionati ai rispettivi impegni, e tenor di vita non plausibile, passano la maggior parte della giornata nel giuoco sui caffè, bigliardi, osterie, bettole, ed altri somiglianti luoghi pubblici, abbandonandosi all’ozio, alla dissolutezza, ed alla insolenza, e ciò quante volte le ammonizioni ed i precetti politici non abbiano giovato a contenerli; le donne di cattiva vita e refrattarie ai regolamenti veglianti, allorché si sarà provato che non valsero a tenerle in freno le ammonizioni e i precetti di polizia, e così pure nel medesimo caso i corruttori del costume di qualunque età e di qualunque sesso, ed i fomentatori del libertinaggio; tutti quelli finalmente, che sottoposti dalla polizia o per oziosità, o per vagabondaggio, o per loro carattere torbido e facinoroso, o per altri giusti motivi, a precetti importanti comminatoria di essere passati al Reclusorio, contravvenissero ai precetti medesimi».