Da alcuni decenni, e in modo particolare dalla fine degli anni Novanta, si sono diffusi su scala globale movimenti a favore di forme di consumo più moderate rispetto allo
stile di vita occidentale, che ricercano la sostenibilità ecologica e nuove relazioni con le cose, ad esempio attraverso l'auto-produzione, il riciclaggio di oggetti e materiali, lo scambio
solidale e non necessariamente mediato da denaro. Nei paesi anglofoni si parla di "frugal" o "ethical consumption", in Spagna di "consumo responsable", in Italia, appunto, di "consumo critico". Nel
nostro paese il primo soggetto ad occuparsene è stato il Centro Nuovo Modello di Sviluppo, la cui pagina web è http://www.cnms.it Per un esempio
sulla riflessione critica sul consumo si veda del CNMS, Guida al consumo critico: informazioni sul comportamento delle imprese per un consumo consapevole, Emi, Bologna, 2008, mentre per
una analisi sociologica del fenomeno in Italia di R. Sassatelli, L. Leonini, Il consumo critico: significati, pratiche, reti, Laterza, Bologna.