Madres de Plaza de Mayo
Le donne, che cercavano informazioni sui loro figli scomparsi, s’incontravano nei corridoi del ministero dell’Interno o nella cappella Stella Maris, sede del vicariato della capitale, dove erano ricevute da Teodoro Graselli, che teneva uno schedario con i nomi dei desaparecidos. Lì venivano loro richieste delle informazioni sugli amici dei desaparecidos. Si crede che, in realtà, la cappella Stella Maris funzionasse come centro investigativo della Marina. Comunque, in questi luoghi le donne iniziarono a conoscersi e a scambiarsi informazioni. Fu proprio nella cappella della Marina che una di esse, Azucena Villaflor de Vincenti, fece riflettere le compagne sul fatto che tutte le loro richieste erano rimaste senza ascolto e che dovevano andare a Plaza de Mayo, luogo di ritrovo del popolo argentino nei momenti in cui questo chiedeva di sapere ciò che stava succedendo nel paese. Quindi fu concordato l’incontro in piazza per il sabato successivo. Il 30 aprile 1977, quattordici madri si ritrovarono nella storica piazza con l’obiettivo di consegnare una lettera al presidente Videla, nella quale chiedevano delle risposte. Ciò non accadde, ma l’incontro servì alle madri perché stabilì la nascita del loro movimento. Esse decisero di ritornare in piazza il venerdì successivo, giacché di sabato la piazza era vuota e quindi nessuno poteva notarle. Dopo qualche tempo fu stabilito il giovedì come giorno di ritrovo. Pian piano altre donne si aggiunsero nelle marce che, insieme al fazzoletto bianco, divennero i simboli dell’associazione. La loro voce iniziò a essere ascoltata, inizialmente, soprattutto all’estero, quindi, divennero l’incubo del regime, che le chiamò “las locas de Plaza de Mayo”, cioè le folli di Plaza de Mayo. Le desapariciones della sua fondatrice, Azucena Villaflor, e di altre due Madres, Esther Ballestrino de Careaga e María Eugenia Ponce de Bianco, qualche mese dopo l’intervista con il generale Albano Harguindeguy, ministro dell’Interno, costituì un grave colpo per l’organizzazione. Nonostante ciò, le donne continuarono la loro audace battaglia. Successivamente l’organizzazione decise di dividersi creando Madres de Plaza de Mayo e Madres de Plaza de Mayo Linea Fundadora.