Abuelas de la Plaza de Mayo
Le Abuelas de Plaza de Mayo nacquero formalmente come organizzazione dei diritti umani nel 1983, ma il lavoro per recuperare i loro nipoti era cominciato già nell’ottobre del 1977, tramite un gruppo composto da dodici-tredici nonne. Al pari delle madri di Plaza de Mayo, stabilirono il loro rapporto dopo essersi incrociate nei luoghi frequentati per ottenere informazione sui bambini. Il compito d’indagare e ricercare i nipotini, che continua tuttora, fu portato avanti con disciplina e discrezione contando su un appoggio legale, medico, psicologico e scientifico. Ciò valse alle Abuelas di raggiungere un alto grado di credibilità, giacché, quando esse segnalavano un caso era perché avevano raccolto tutte le prove sufficienti a stabilire la vera identità del bambino. Tra le prove più importanti c’è “l’indice di nonnità”, cioè l’analisi del DNA che permette di stabilire se c’è un rapporto di parentela tra i nonni e i bambini, perché il DNA del figlio è lo stesso della madre e, quindi, anche quello della nonna materna.Questa prova, che permette di stabilire la “nonnità” con un indice di probabilità del 99,95%, fu scoperto dalla dott.ssa Mary-Claire King dell’Università della California. La scoperta favorì la creazione di un banco genetico nell’ospedale Durand di Buenos Aires a partire dal 1985.