Storicamente. Laboratorio di storia
Governo militare alleato della Venezia Giulia

Gli Alleati non accettarono la politica del fait accompli messa in atto dai partigiani di Tito a partire dal 1 maggio e, pur non essendo contrari ad una serie di concessioni territoriali alla Jugoslavia a scapito dell’Italia, pretendevano che ciò avvenisse in una forma regolare, attraverso trattati di pace e una logica consensuale. Per questo motivo, a partire dal 3 maggio, iniziarono intense e spesso molto tese trattative tra il maresciallo Alexander, rappresentante delle forze anglo-americane e Tito.
La crisi del maggio-giugno 1945 si risolse con gli accordi di Belgrado del 9 giugno 1945 (Alcuni passaggi di tale accordo si possono leggere in M. Dassovich, 1945-1947 anni difficili e spesso drammatici per la definizione di un nuovo confine orientale italiano, Udine, Del Bianco, 91 e sgg.). In base al trattato, l’esercito di liberazione jugoslavo era costretto a ritirarsi oltre la linea Morgan, tracciata col fine di dividere il territorio in una Zona A, sotto il controllo del Governo militare alleato, e una Zona B sotto l’amministrazione militare jugoslava. Tre giorni dopo, il 12 giugno, il Gma si installò a Trieste mentre il 14 giugno divenne operativo a Gorizia. Questa data rappresentò un altro punto di svolta, anche emotivo, per la popolazione dell’area. Per coloro che non si riconoscevano nelle posizioni jugoslave o nell’ideologia comunista, il 12-14 giugno fu la data della “vera” liberazione(cfr. G. Valdevit, Trieste. Storia di una periferia insicura, Milano, Bruno Mondadori, 2004, 59). La fine della paura e delle persecuzioni che prima erano state perpetuate da nazisti e fascisti e poi dalle truppe di Tito. Per buona parte della popolazione slovena e dei comunisti italiani, invece, rappresentò la fine di un sogno, l’interruzione, almeno momentanea, della speranza di formazione di un nuovo regime democratico e socialista.

M. Cattaruzza, L’Italia e il confine orientale, Bologna, Il Mulino, 2008, 295. Riguardo le trattative, cfr. B. C. Novak Trieste 1941-1954, Milano, Mursia, 1996, 233 e sgg.; D. De Castro, Il problema di Trieste: genesi e sviluppi della questione giuliana in relazione agli avvenimenti internazionali, 1943-1952, Bologna, Cappelli, 1952; D. De Castro, La questione di Trieste. L’azione politica e diplomatica dal 1943 al 1954, Trieste, Lint, 1981; G. Valdevit, La questione di Trieste 1941-1954, Milano, Franco Angeli, 1986.