Racconti orali
È la stessa logica in cui si colloca la memoria di un episodio analizzato da Alessandro Portelli attraverso la raccolta delle storie orali, l'uccisione dell'operaio Luigi Trastulli, avvenuta a Terni il 17 marzo 1949, durante una manifestazione contro il Patto Atlantico che portò a scontri con le forze dell'ordine. In particolare, Portelli si sofferma sul fatto che molte testimonianze orali "spostano" l'episodio dalla manifestazione del '49 a quella per i licenziamenti delle Acciaierie del '53. Oltre allo spostamento cronologico della morte di Trastulli, vi è un'altra distorsione - partorita dall'immaginario e presente nella memoria della città di Terni - riguardante le modalità dell'uccisione. Qualcuno ricorda che il ventunenne operaio morì schiacciato da una camionetta, altri ricordano l'immagine di Trastulli ucciso, addossato a un muro, da una scarica di mitra. In realtà, Trastulli venne ucciso da alcuni colpi esplosi, insieme ai lacrimogeni, dalle forze dell'ordine per sedare la manifestazione. Portelli spiega le distorsioni presenti nei racconti dei testimoni affermando che «l'immagine di Luigi Trastulli ucciso, dalla camionetta o dal mitra, addossato al muro è radicata in un'iconografia del martirio, di crocifissione, che ha probabilmente origini religiose».
Da: A. Portelli, L'uccisione di Luigi Trastulli. Terni, 17 marzo 1949. La memoria e l'evento , Provincia di Terni, 1999, 31.