Patti amichevoli e accordi di separazione nel Medioevo
Tracce significative dei patti amichevoli di separazione conclusi tra la fine del XIII secolo e il XV secolo sono stati rinvenuti nella documentazione notarile. In questi atti, di regola, i coniugi dichiaravano “unanimiter et concorditer” di abitare separati. Di regola non si traggono da queste fonti ulteriori informazioni, per esempio notizie sui motivi della separazione.Cfr. J. Gaudemet, Il matrimonio in Occidente, Torino, SEI, 1988, 184-86; L. Guzzetti, Separations and separated couples in fourteenth-century Venice, in T. Dean, K.J.P. Lowe (a cura di), Marriage in Italy,1300-1650, Cambridge, Cambridge U. P., 1997, 249-74; Th. Kuehn, Figlie, madri, mogli, vedove. Donne come persone giuridiche, in S. Seidel Menchi, A. Jacobson Schutte, Th. Kuehn, (a cura di), Tempi e spazi di vita femminile, Bologna, Il Mulino, 1999, 431-60, 444; A. Esposito, Convivenza e separazione a Roma nel primo Rinascimento, in S. Seidel Menchi, D. Quaglioni (a cura di ), Coniugi nemici, cit., 499-511.