La fortuna dell’«Osservatore Cattolico» in Germania
Cfr. Lettere berlinesi, «L'Osservatore Cattolico», 28-29 marzo 1892, 2: un deputato antisemita tedesco, il barone Wackerbarth, intervenuto in parlamento sulle
uccisioni rituali, fa trasmettere dal corrispondente i suoi ringraziamenti al giornale per «avergli fornito sì buona materia scientifica»: «L'Osservatore Cattolico in materia ebraica è
divenuto una autorità di prim'ordine, e merita già perciò ogni appoggio»; Lettere berlinesi, «L'Osservatore Cattolico», 11-12 aprile 1892, 2: riferisce ricezione entusiastica degli “studi”
dell'«Osservatore» - «divenuto un vero campione nella santa lotta contro il giogo ebreo, che ci strozza rapidamente» - da parte della «Kreuzzeitung», della
«Neue Deutsche Zeitung» di Lipsia, e persino della solitamente moderata «Kölnische Volkszeitung». Si noti che quest'ultima è l'unica testata
cattolica tra quelle citate, ed è espressione dei cattolici moderati tedeschi, in contrapposizione alla più intransigente «Germania» [Hartston 2005, 289-290].