Si tratta di una rete dinamica che è possibile cogliere per sommi capi navigando in internet. A Davide Albertario, ad esempio, è intitolato l'omonimo Centro studi, sorto a Milano nel 2002, che organizza incontri e conferenze («per una presenza culturale alternativa e controcorrente al
pensiero mondialista dominante e che è oggi al potere») e pubblica un bollettino, l'«Albertario», che esce in allegato alla rivista semestrale «Sodalitium», emanazione della casa editrice del
sedevacantista Istituto Mater Boni Consilii di Verrua Savoia in provincia di Torino. Altri nodi della rete sono il Centro Studi Giuseppe Federici e la Casa San Pio X in provincia di Rimini; il
Comitato San Simonino di Trento attivo dal marzo 2007; il sito dedicato a «un giovane
seminarista ucciso dai partigiani in odio alla fede», e - last but not least - il portale «cattolico apostolico romano», nella
cui homepage tra i «nemici della Chiesa» è annoverato il Giudaismo. Battitore libero, ma affine, il blog ultracattolico, che nella
primavera del 2010 ha ospitato la discussa intervista del vescovo emerito di Grosseto, Giacomo Babini, ed altri contenuti schiettamente antisemiti. Sui contenuti antiebraici di queste e di altre
propaggini del fondamentalismo cattolico in rete cfr. anche [Caliò 2007, 211-220].