«L'Italia del Popolo»
L'«Osservatore» cita l’«Italia del Popolo» come fonte attendibile nell'articolo La bambina uccisa a Corfù («L'Osservatore Cattolico», 23-24 aprile 1891, 2).
«L’Italia del Popolo» è il giornale fondato nel 1890 a Milano da Dario Papa (1846-1897), giornalista repubblicano che cerca di importare in Italia lo stile giornalistico appreso negli Stati Uniti
[Castronovo 19762, 110 ss.; Calascibetta 1978; Colombo 1987]; nel 1892 ospiterà un'intervista ad Albertario in merito all'omicidio rituale [vedi infra]. Il giornale gode - eccezione nel
fronte della stampa “avversaria” - di rispetto e di simpatia da parte dell’«Osservatore», come si evince dall’articolo La mente di Dario Papa, «L'Osservatore Cattolico», 7-8 ottobre 1891,
1. Da parte sua Papa dimostra di apprezzare il collega, che così descrive in un breve saggio sul giornalismo milanese: «il più fiero e battagliero di tutti noi [giornalisti], quello che più spesso,
ed ormai quasi solo, perde, come si suol dire, le staffe, è un prete, don Davide Albertario. […] Poderoso della persona, alto, ben fatto, dallo sguardo vivo, dalle pose atletiche, sta in lui anche
materialmente dipinta l’indole irrequieta e violenta de’ suoi scritti, dove l’acrimonia e la passione sono al servizio, bisogna dirlo, d’un certo talento di giornalista» [Papa 1881, 487]. L’accordo
tra l’Albertario “sociale” e Dario Papa potrebbe essere considerato alla luce di quanto rileva Michele Battini in merito alla logica anticapitalistica sottesa ai movimenti antiebraici
otto-novecenteschi di vario orientamento [Battini 2010], ma sull’«Osservatore» prevale l’ottica genuinamente cattolico-intransigente, che agli ebrei rimprovera soprattutto il nesso con la modernità
e con la secolarizzazione e che perciò combatte prima il loro agire politico, che economico.