La polemica antiebraica sulla stampa cattolica
Se è vero che il giornale di Albertario spicca, soprattutto per la frequenza degli attacchi, non si deve dimenticare tuttavia che nello stesso periodo la storiografia, a
partire dalle pionieristiche ricerche di Canepa 1978, segnala la presenza di polemica antiebraica e il ricorso al topos dell'omicidio rituale in numerose altre testate cattoliche italiane:
«Civiltà Cattolica», «Osservatore Romano», «Voce della Verità» di Roma; «Unità Cattolica» di Torino - Firenze; «Corriere Nazionale» e «Voce dell'Operaio» di Torino; «Libertà Cattolica» di Napoli;
«Difesa» di Venezia; «Verona Fedele»; «Riscossa» di Breganze; «Berico» di Vicenza; «Eco d'Italia», «Cittadino» e «Chiosa» di Genova; «Corriere Toscano» di Livorno; «Cittadino» di Mantova; «Diritto
Cattolico» di Modena; «(Piccolo) Monitore» di Perugia; «Risveglio» di Cagliari. Significativo che ben tre di questi giornali (ossia «Libertà Cattolica», «Verona Fedele» e «Corriere Toscano»)
ritengano necessario inviare appositamente un corrispondente a Cleve per seguire il processo, come fa l’«Osservatore Cattolico».