L'État Frnçais
Il 10 luglio 1940, l’Assemblea nazionale (Camera dei Deputati e Senato) vota di conferire «tutti i poteri al Governo della Repubblica, sotto l’autorità e la firma del maresciallo Pétain, al fine
di promulgare [...] una nuova Costituzione dell’État Français». Questa legge costituzionale è votata da 569 dei 669 parlamentari presenti; solo 80 parlamentari, provenienti in larga
parte dalla sinistra, votano contro (20 si astengono). Il voto del 10 luglio è l’atto fondativo del nuovo regime. Oltre a rimpiazzare il termine di République con quello di État
Français, i primi atti costituzionali adottati da Pétain istituiscono infatti una dittatura personale del Maresciallo che, in un sol colpo, si autoproclama Chef de l’État Français,
reintroduce il delfinato, si attribuisce i poteri esecutivo, legislativo, e, in parte, giudiziario.
Si veda: Marcel Prelot, La Révision et les actes constitutionnels. La figure politique et juridique du chef de l’État français, in Le Gouvernement de Vichy 1940-1942. Institutions et
politiques, Paris, Armand Colin - Presses de la FNSP, 1972, 23-36.
DOI: http://dx.doi.org/10.1473/stor3