Société générale d’immigration
La Société générale d’immigration (SGI) fu costituita nel maggio 1924 da alcune organizzazioni imprenditoriali, agricole e industriali, al fine di occuparsi direttamente delle procedure di scelta e d’ingresso e gestione della manodopera straniera. Così descriveva Georges Le Fèvre, rappresentante della SGI, i compiti della società: « La S.G.I. choisit, rassemble, examine, contrôle, photographie, épouille, désinfecte, héberge, embauche, embarque, ravitaille, reçoit, répartit, expédie à domicile la main-d’œuvre polonaise » (G. Le Fevre, Homme-travail, Paris, 1929, 38 cit. in R. Schor, L’opinion française et les étrangers en France 1919-1939, Paris, Publications de la Sorbonne, 1985, 213). La Société générale d’immigration reclutò personale in molti paesi: Romania, Cecoslovacchia, Yugoslavia, Belgio, Italia, Grecia, Austria, Lituania, Norvegia, Svezia e Svizzera. Fu, tuttavia, dalla Polonia che provennero i flussi principali. Nel corso degli anni la SGI, rappresentata e diretta da uomini molto influenti anche a livello politico, assunse un ruolo quasi monopolistico nel settore. Lo Stato francese, infatti, delegò completamente la fase del reclutamento ai privati, mantenendo per sé i compiti di controllo e rafforzando i servizi di polizia.
J.-C. Bonnet, Les pouvoirs publics français et l’immigration dans l’entre-deux-guerres, Lyon, Centre d’histoire économique et sociale de la région lyonnaise, 1976, 89-94.
R. Schor, L’opinion française et les étrangers en France 1919-1939, Paris, Publications de la Sorbonne, 1985, 211-220.
V. Viet, La France immigrée. Construction d’une politique 1914-1997, Paris, Fayard, 1998, 39-40.