Storicamente. Laboratorio di storia
I padri della chiesa
Per quanto concerne la polemica antiebraica dei padri della chiesa, che si articola anche in un genere letterario detto adversos judaeos, molto è stato scritto. Occorre sottolineare, in questa sede, che è necessario analizzare i testi in riferimento ai contesti e ai loro autori. In quel caso emergono, come è stato spesso rilevato, tutta una serie di problemi e questioni contingenti che rendono la polemica antiebraica suscettibile di essere interpretata diversamente. Tuttavia, i temi antiebraici della tradizione patristica devono essere anche compresi nell’ottica teologica, ossia nel solco della tradizione cristiana e nel modo in cui sono stati recepiti e utilizzati. La punizione politica (ossia la perdita della autonomia e della libertà) venne utilizzata per spiegare la distruzione del secondo tempio per mano dei Romani e giustificare, in termini politici, la successiva vittoria dei cristiani sull’ebraismo, nonchè le politiche di de-emancipazione giuridica – se così possiamo chiamarle – attuate, anche se in modi non coerenti e conseguenti, a partire dal periodo tardo-antico. Sulla polemica antiebraica nella letteratura patristica la bibliografia è vasta: rimando a Limor, Stroumsa 1996 e al numero monografico della rivista «Annali di storia dell’esegesi», 14/1 (1997). Si veda anche Gardenal 2001 e per nozioni di sintesi Stefani 2004. Il lavoro più recente su Agostino è di Frederiksen 2008. In riferimento a questo specifico nesso, tra polemica patristica e tema del deicidio si veda anche Cohen 2007.