Storicamente. Laboratorio di storia
I trasferimenti di sovranità all’Unione Europea senza il consenso dei Länder

Vi erano state in precedenza alcune pronunce del Bundesverfassungsgericht che avevano già tracciato il percorso, in particolare una del 1974 in cui si prevedeva che, perdurante l’assenza a livello comunitario di un catalogo di diritti fondamentali analogo a quello tedesco e approvato da un parlamento democratico, l’ultima parola in materia di tutela di diritti sarebbe rimasta comunque al giudice nazionale e, in particolare, al giudice costituzionale. Con il progressivo aumento del livello di tutela dei diritti fondamentali nel sistema comunitario, questa posizione è stata ridimensionata, con il riconoscimento che l’attuale grado di rispetto dei diritti a livello europeo è analogo a quello garantito in Germania. Non sembra un caso che il presidente della Convenzione che ha elaborato la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue nel 2000 fosse l’ex presidente federale e del Bundesverfassungsgericht Roman Herzog.