Gennari, a fine febbraio, accolse la proposta di Bombacci di avviare una discussione costruttiva riguardo alla costituzione dei Soviet in Italia e pubblicò in tre articoli
sull’«Avanti!» un progetto per la formazione dei soviet urbani. Per un Soviet urbano di Gennari fu il primo tentativo di una sorta di carta costituzionale sovietica dal basso ed il suo
merito principale fu quello di tentare la enucleazione delle caratteristiche, delle modalità e delle funzioni di quello che avrebbe dovuto essere l’organismo soviettista basilare. Almeno tre,
secondo Gennari, erano i compiti del Soviet in quel momento: «quello di illuminare ed organizzare le grandi masse»; «di studiare e preparare i mezzi e gli organi adatti per la realizzazione del
Comunismo»; «di esercitare man mano ed in senso progrediente il potere che sarà strappato dal Proletariato». [E. Gennari, Per un Soviet urbano, «Avanti!», Milano, 21 febbraio 1920,
1].