Il sistema della rappresentanza comunista è suddiviso in due piani distinti per Bordiga: un piano politico ed un piano economico. I Consigli di fabbrica appartengono al piano
economico ed in esso non vi occupano nemmeno un posto rilevante. Il rapporto tra Soviet e Consigli di fabbrica, come nota F. De Felice, «si risolve, nel discorso bordighiano, nell’altro più ampio
tra politica ed economia» [De Felice, Serrati, Bordiga, Gramsci e il problema della rivoluzione in Italia, 1919-1920, cit., 184].