I rapporti tra Bordiga e la IC furono complicati fin dall’inizio. Nella mancanza di informazioni e direttive bolsceviche dell’autunno del 1919, Bordiga tentò di contattare la
Terza Internazionale con due lettere (la prima del novembre de 1919, la seconda del gennaio del 1920) che mai arrivarono a destinazione. Lo scopo di Bordiga era di far conoscere a Lenin il pensiero
e l’azione della sua Frazione astensionista, allineata sulle posizioni terzinternazionalista e favorevole ad un’immediata scissione dei comunisti puri dal PSI. Bordiga dovette però attendere il II
Congresso dell’IC, nell’estate del 1920, per poter esporre la propria posizione ai bolscevichi. Criticato duramente da Lenin con l’Estremismo, malattia infantile del comunismo per
l’astensionismo di principio e la chiara rigidità dottrinaria, Bordiga ottenne però successo sul punto del partito. Fu, effettivamente, sulla base della sua logica di rinnovamento rivoluzionario
del movimento operaio italiano che si operò la scissione di Livorno, nel gennaio del 1921.