La critica al Sindacato ed al sindacalismo è costante negli scritti del gruppo ordinovista. Lo stesso Togliatti, ad esempio, nel dicembre del 1919, definì il sindacalismo
italiano «cosa ben misera, movimento più di parole che di fatti, più di intellettuali isolati che di masse, in continua oscillazione tra il corporativismo e la convulsione anarchica». La critica al
sindacato si connetteva direttamente alla tesi consigliare: «gli operai di Torino sentono pure quanto è diversa la forma del Consiglio dalla forma del sindacato, e hanno creato e sostengono i
Consigli perché sono convinti che coi sindacati è impossibile uscire dai limiti della lotta di mestieri e iniziare l’azione per la conquista del potere.» [p.t. (P. Togliatti), Polemica sui
Consigli, «L’Ordine Nuovo», 6-13 dicembre 1919].