Dal punto di vista economico gli accordi comportarono per l’Italia l’impegno ad acquistare un milione di quintali di grano ungherese e l’opzione per l’acquisto di un altro milione di quintali; Roma avrebbe garantito un’indennità al venditore ungherese qualora l’opzione non fosse stata esercitata. Successivi sviluppi dei Protocolli di Roma portarono l’Italia ad assumere l’onere del pagamento di premi all’esportazione di prodotti ungheresi in Paesi terzi.
F. Guarneri, Battaglie economiche fra le due guerre, Bologna, Il Mulino, 1988, 365.