Riforma della giustizia
Nel 1777 il granduca Pietro Leopoldo aveva varato la riforma della giustizia riunendo tutte le competenze per quanto riguardava la giurisdizione criminale in un unico
tribunale, il Supremo Tribunale di Giustizia. Esso funzionava in un unico grado di giudizio per la città di Firenze e per il suo contado e emetteva le sentenze anche per tutte le cause criminali
istruite dai giusdicenti locali del granducato (escluso il territorio senese).