«Dopo non so quanto tempo mi svegliai, ero a terra, colla testa sulle mani, ginocchioni, colle ginocchia quasi unite ed i piedi uniti. …Subito svegliata mi alzai in piedi e guardai per terra per veder quanto sangue aveva fatto e rimasi stupita nel vedere un bambino ancora attaccato alla placenta, che io divisi tagliando con un sasso che cavai dal muro il funicolo ombellicale che non allacciai in modo alcuno al bimbo che era morto, ma non posso dire quando e cioè se prima o dopo il parto. Io non ricordo e non so per la confusione d’allora come fosse rivolto e steso il bambino, io credo che quando ero a terra il bambino si trovasse sotto di me nello spazio che correva tra le ginocchia e i piedi e credo, anzi ricordo ch’era proprio in questa posizione perché sentivo qualche cosa di pastoso fra le mie ginocchia lungo le gambe e sotto le cosce che quando mi svegliai credevo fosse un globo di sangue». La gravidanza e il parto verranno descritti negli stessi termini da Chiara durante la perizia medica, eseguita il 4 Ottobre dal dott. Giovanardi, e il medico giudicherà «che questa narrazione non è appoggiata da nessun fatto per essere credibile».
Contro Lometti Chiara, Interrogatorio dell’imputata del 2 Ottobre.
Contro Lometti Chiara,Perizia medica di Lometti Chiara del 4 Ottobre.