Fonti statistiche sul lavoro femminile
Le Rilevazioni trimestrali sulle forze di lavoro sono una fonte statistica a carattere campionario, mentre la fonte ISTAT, Occupati presenti in Italia
rappresenta una stima dell'occupazione ottenuta attraverso l'utilizzo di dati provenienti da una pluralità di fonti statistiche (censimenti della popolazione e censimenti industriali, rilevazioni
sulle forze di lavoro, indagini sul prodotto lordo relative al numero dei dipendenti, dati INPS, INAIL ecc..).Queste due fonti sono maggiormente indicative delle dinamiche occupazionali nel breve
periodo in quanto forniscono stime annuali dell'occupazione per il periodo 1959-1971 e sono direttamente confrontabili, per via delle modalità in cui sono state costruite e delle categorie da esse
utilizzate. I dati forniti dalle fonti censuarie per la stima dell'occupazione, invece, presentano un grosso limite per l'analisi dell'occupazione nel breve periodo: l'impossibilità, dato
l'utilizzo esclusivo della categoria di "popolazione attiva", di distinguere gli occupati dalle persone non occupate, ma in cerca di lavoro. Tale limite, dovuto al fatto, che le fonti censuarie
focalizzano l'attenzione non tanto sull'occupazione, quanto sulle condizioni professionali della popolazione, assume indubbiamente minor rilevanza nelle analisi di lungo periodo, le quali prendono
in esame tendenze più generali e macroscopiche. Per un'analisi più approfondita delle varie fonti statistiche sull'occupazione nel periodo 1950-1970 e dei criteri da esse adottati si veda, tra gli
altri: M. Ioly, Le statistiche ufficiali sulla occupazione e disoccupazione in Italia, in Alessandrini P. (a cura di), Lavoro regolare e lavoro nero, Il Mulino, Bologna, 1978, pp.
29-106.