La posizione dei vescovi tedeschi verso il partito nazista
L'arcivescovo di Magonza nel settembre del 1930 aveva pubblicato una serie di norme per impedire ai cattolici di avvicinarsi al movimento hitleriano, nelle quali era fatto
espresso divieto di iscriversi al partito. La condanna unanime del nazionalsocialismo da parte dell'episcopato tedesco arrivò invece nell'agosto del 1932. I vescovi dichiararono «illecito»
appartenere al partito di Hitler per la sua incongruenza con le dottrine fondamentali della Chiesa cattolica, prevedendo inoltre che la sua eventuale ascesa alla guida di un eventuale governo non
avrebbe tutelato e garantito gli interessi religiosi. Cfr. G. Sale, Hitler, la Santa Sede e gli ebrei, Milano, Jaka Book, 2004, 36-37. Occorre altresì segnalare che tra il 1930 e il 1933 anche
negli ambienti cattolici tedeschi il nazionalsocialismo aveva trovato simpatie e consensi. Cfr. G. Miccoli 2000, 118 e n. 3. Sulla posizione della Chiesa cattolica verso il nazionalsocialismo si
vedano inoltre almeno Lewy 1965; Miccoli 1985; Wolf 2008.