I diritti culturali
In questo scenario in cui la globalizzazione, fenomeno prevalentemente economico e dettato da esigenze di profitto, ha bloccato, scardinato e dissolto ogni frontiera di ciò
che chiamiamo “società”, la soluzione secondo Touraine sta nella formulazione di un nuovo paradigma che abbia come base un nuovo tipo di diritti, i diritti culturali, che avrebbe la
capacità di rovesciare le scale di valori dando corpo (in tutti i sensi) a nuove prospettive -non distruttive e non disgreganti- per i cittadini, che troverebbero in essi nuovi motivi –
trasversali ma personali- di riconoscimento. Recentemente Touraine è ritornato sull’argomento centrando il suo ragionamento proprio sul ruolo centrale delle donne nella società del nostro tempo in
quanto più capaci (per natura, ovviamente…) di interpretare il cambiamento, in quanto più esperte dei luoghi [A. Touraine, Il mondo è delle donne, Milano, Il Saggiatore, 2009; M.
Ferrera, Il fattore D. Perché il lavoro delle donne farà crescere l'Italia, Milano, Mondadori, 2008; A. Touraine, La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo
contemporaneo, Milano, Il Saggiatore, 2008].