L’analisi delle affinità avrebbe potuto essere spinta ancora più lontano. I postcolonialisti leggono molto il pensiero di Emmanuel Levinas come pensatore dell’alterità (in
parte anche a causa di ciò che lo accomuna a Jacques Derrida), così come Walter Benjamin, in particolare a causa della sua critica dello storicismo e della modernità. Benjamin li ha condotti (in
particolare Homi Bhabha) a Ernst Bloch, filosofo della “non-contemporaneità", ovvero della coesistenza conflituale nel presente di temporalità differenziali che fondano le rappresentazioni
identitarie dei gruppi sociali. Achille Mbembe, in un’intervista fatta alla rivista Esprit vede il pensiero ebraico e il pensiero postcoloniale come implicitamente accomunati da una comune
speranza umanista di riconciliaione unifersale [Mbembe 2006, 118]. Da notare che esiste tutta una corrente ermeneutica (protestante) di "postcolonial biblical criticism".