Nascita delle regioni italiane - Ordinamento regionale italiano
Dal 1948, per più di un ventennio, il dettato costituzionale in questa materia era stato disatteso per varie ragioni, soprattutto di opportunità politica della Democrazia cristiana, che durante la fase Costituente aveva sostenuto il decentramento regionale e la nascita delle regioni italiane ma in seguito aveva abbandonato tale posizione per il timore di sancire l’egemonia delle sinistre in alcune aree del Paese. Nel 1968, con l’approvazione della legge elettorale n. 108 del 17 febbraio, si avviò concretamente la costituzione delle Regioni a statuto ordinario* [Santarelli 1960; Legnani 1973; Rotelli 1973 e 1978]. A quarant’anni di distanza, la letteratura sull’attuazione e il consolidamento di questi nuovi enti è ampia ma di prevalente taglio giuridico. Scarse sono le riflessioni politologiche [tra cui: Putnam, Leonardi e Nanetti 1985; Morisi 1987; Cazzola 1988; D’Albergo 1988; Fedele 1988; Ammannati 1988] e ancor di più quelle storiografiche [tra cui: De Servio 2003; Degl’Innocenti 2004; Nei Serneri 2004; Ballini, Degl’Innocenti e Rossi 2005].
* Le regioni italiane a statuto ordinario sono:
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia-Romagna
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Toscana
Umbria
Veneto