Ciclo di protesta
Già Paul Ginsborg aveva inquadrato la rivolta di Reggio nell’epoca dell’azione collettiva della storia dell’Italia repubblicana, dal 1968 al 1973, giudicandola come
«forma di protesta sociale e di azione politica» propria del Mezzogiorno, «che differiva radicalmente dal resto del paese» [1989, 455]. Sidney Tarrow l’ha definita un movimento di «difesa e
d’aggressione territoriale» [1990, 81] riscontrabile anche altrove nel lungo ciclo di protesta che caratterizzò la storia italiana. Guido Crainz ha suggerito una sua possibile collocazione nel
quadro di «una nebulosa più ampia e confusa di conflitti» [2000, 132] affiorati nel Mezzogiorno d’Italia in quegli anni, di una serie di rivolte e localismi [2003, 471], legittimamente
parte della stagione dei movimenti.