Gnostici e Marcioniti
I due termini, gnostico e marcionita, vengono qui utilizzati nella logica di Ireneo, come indicanti cioè posizioni cristiane erronee sopratutto per il loro dualismo – la negazione cioè dell’unicità di Dio e l’assunzione dell’esistenza di un principio divino negativo, alternativo al Dio buono – e per la costruzione di cristologie che nelle maniere più svariate negavano il rapporto tra Padre e Figlio e l’incarnazione reale di quest’ultimo. Chi scrive è consapevole della complessa articolazione del fenomeno gnostico, la cui dimensione “cristiana” è tutt’altro che univoca, e delle problematiche storiografiche ad esso connesse, osservazioni che valgono pure per il marcionismo. Tuttavia, nella logica argomentativa qui assunta, per comprendere la genesi della retorica dell’anticristo è essenziale porsi nella visuale di chi tale retorica ha elaborato, assumendone anche le forzature e le vere e proprie mistificazioni, come chiarito nelle note di commento.
Questa risorsa è parte dell'articolo:
Marco Rizzi , Morfologia e retorica dell'anticristo. Storicamente
1 (2005) , nr. articolo 10.
DOI: http://dx.doi.org/10.1473/stor6
DOI: http://dx.doi.org/10.1473/stor6