Dimensionamento insediativo - Bologna
Per quanto riguarda il dimensionamento insediativo, l'incremento determinatosi tra il piano adottato nel '85 e quello definitivamente approvato del '89, è stato ottenuto, in particolare, attraverso tre meccanismi. In primo luogo, l'aumento generalizzato della potenzialità edificatoria in tutte le zone interessate da interventi di trasformazione; tale aumento raggiunse quasi il 50% nelle cosiddette Zone Integrate di Settore o R5, ossia le principali aree di trasformazione del piano. In secondo luogo, vennero numericamente incrementate le zone di trasformazione più piccole R3, che da 14 diventarono 22 (e sono ulteriormente aumentate in seguito, attraverso successive varianti di piano). Infine, venne modificata la modalità di misura del metro quadro edificabile, che da lordo diventò netto, e dunque non comprensivo di tutte le superfici accessorie; ciò determinò, tra l'altro, nuove ed inaspettate possibilità edificatorie in zone già edificate -spesso del centro storico- in cui non era invece previsto alcun intervento, trattandosi di aree già sovraccariche e congestionate.Cfr. R. Fallaci, Dall’attuazione del PRG ’85 ai Programmi Integrati, in Archivio di Studi Urbani e Regionali (ed.), Ciao, Bologna!, Milano, Franco Angeli Editore, 2004, 32; Conferenza metropolitana, Primo rapporto sulle condizioni di sostenibilità delle previsioni urbanistiche del Comune di Bologna, Bologna, Ufficio di piano per la redazione dello Schema Direttore, 1997, 14 – 18.