Quaderni rossi
“Quaderni Rossi” (1961-1968) di Raniero Panzieri, si proponeva di ripartire dalla classe operaia, o meglio la nuova classe operaia delle grandi fabbriche del Nord del paese, e dal suo potenziale di conflitto ricorrendo allo strumento dell’“inchiesta” e al marxismo (quello de Il Capitale e dei Grundrisse) come strumento di analisi per leggere le dinamiche del neocapitalismo. Nel ’64, anno della morte di Panzieri, dall’esperienza dei “Quaderni Rossi” nacque “Classe operaia”, rivista fondata da Alberto Asor Rosa, Toni Negri ed altri. Essa fu il luogo in cui emerse compiutamente la corrente operaista del marxismo italiano e costituì una palestra di formazione politico-culturale per le prime formazioni organizzate del movimento del ’68 come il Potere Operaio di Pisa e il Potere Operaio veneto-emiliano.
Cfr. S. Wright, L’assalto al cielo. Per una storia dell’operaismo, Roma, Edizioni Alegre, 2008 e R. Gigi, F. Pozzi, G. Borio, Futuro anteriore. Dai Quaderni rossi al movimento globale. Ricchezze e limiti dell’operaismo italiano, Roma, DeriveApprodi, 2002.